VinoNews24 – Collio, una rete per l’eccellenza del pinot bianco

Articolo pubblicato a luglio 2024 su Vinonews24.it (https://tinyurl.com/hamvjmbs)

Pinot bianco del Collio, eleganza e tradizione in un piccolo angolo del Friuli. Una rete di produttori promuove l’eccellenza di questo vino raffinato e autentico, sfidando i grandi bianchi nazionali e internazionali.

Nel variegato mosaico enologico del belpaese il Collio emerge come una delle regioni più interessanti e affascinanti. Qui, da oltre 150 anni, il pinot bianco ha trovato uno dei suoi areali d’elezione, dove meglio riesce ad esprimere autenticità e raffinatezza.

LA PONCA DEL COLLIO, TERRENO IDEALE PER LA VITICULTURA

Il Collio, piccolo lembo di terra a forma di mezzaluna situato nell’estrema parte orientale del Friuli, affacciato sul confine sloveno, è racchiuso tra i fiumi Judrio a ovest e Isonzo a est. Il microclima è influenzato dalla vicinanza del mare Adriatico e dalle Alpi Giulie che proteggono dai venti freddi settentrionali. Queste condizioni ideali per la viticoltura donano estati calde, inverni miti, significative escursioni termiche e una costante ventilazione che preserva la salute delle viti.

Le sue colline sono formate da marne argillose tenere intervallate da strati più duri di arenarie, sabbie cementate dal carbonato di calcio, un terreno che i friulani hanno sempre chiamato ponca, su cui insiste una superficie vitata che si estende per poco più di 1.300 ettari, da cui si ricava una produzione annua che non arriva a 7 milioni di bottiglie, principalmente vini bianchi che ne rappresentano il 90%.

paesaggio del Collio
PINOT BIANCO, IL “PICCOLO” ORGOGLIO DEL COLLIO

Il pinot bianco, vitigno internazionale considerato un po’ figlio dell’area alpina, ha sempre scelto con cura la propria casa per esprimersi al massimo, una zona molto ben delimitata nell’ambito del panorama vitivinicolo mondiale. Al di qua delle Alpi lo si ritrova al top delle sue qualità in nord Italia – Friuli-Venezia Giulia, Trentino, Alto Adige – mentre al di là, Austria, Germania e Francia, da dove è partito.

Ma è nel Collio che ha trovato la sua dimora ideale, distinguendosi per la sua eleganza e versatilità. Al naso, rivela un bouquet aromatico ricco e complesso, con note predominanti di mela verde, pera, pesca bianca e fiori bianchi, accarezzate da sfumature di agrumi e mandorla. Al palato, si presenta con una struttura ben equilibrata, una piacevole acidità e una mineralità che esalta la freschezza del vino.

Nonostante rappresenti solo il 4% della produzione totale, è un vino su cui molti produttori puntano con orgoglio nel Collio. Spesso oscurato dalla fama, dalla diffusione e dal peso economico del pinot grigio, il pinot bianco incarna l’eleganza produttiva, la storia e la passione di un intero territorio.

ECCELLENZA IN RETE

Negli ultimi anni è emersa una collaborazione senza precedenti tra alcuni produttori nel Collio. Nel piacere di fare rete attorno ad un vino hanno unito le forze per promuovere e valorizzare il pinot bianco, creando una rete d’impresa, Pinot Bianco nel Collio, che mira a mettere in luce la qualità e l’unicità di questo vino attraverso una serie di iniziative condivise.

L’associazione conta attualmente sei aziende storiche del territorio, ciascuna con caratteristiche e storie uniche. Il loro impegno principale è quello di far conoscere al meglio il pinot bianco, raccontando le diverse sfumature e personalità che questo vitigno assume a seconda della posizione dei vigneti delle singole aziende. Un obiettivo cruciale è incoraggiare altri produttori a investire in questo vino, dimostrando che il pinot bianco del Collio può competere al pari dei più rinomati vini bianchi nazionali e internazionali.

Le aziende coinvolte, rigorosamente in ordine alfabetico, sono: Castello di Spessa, Komjanc, Livon, Russiz Superiore, Toros e Venica & Venica. Insieme producono meno di 80mila bottiglie annue di pinot bianco da poco più di 16 ettari di vigneti, rappresentano una quota modesta ma significativa del panorama vitivinicolo del Collio

Ornella Lauzzana Venica, Matteo Livon, Barbara Borraccia Pali (Castello di Spessa), Ilaria Felluga (Russiz Superiore), Franco Toros
NOTE DI DEGUSTAZIONE

Sei pinot bianco di diverse annate, dalla 2020 alla 2013, offrono un’opportunità unica per esplorare le potenzialità e l’evoluzione di questo vino, permettendo di apprezzarne la sua longevità. Una selezione che riflette gli investimenti, l’impegno continuo e a lungo termine dedicati dai produttori della rete a valorizzare questo vino.

i vini della Rete Pinot Bianco Collio

Castello di Spessa – Sanserff Bianco Collio Doc 2015
Uve selezionate di pinot pinto bianco con un 5% di friulano, provenienti da un vigneto piantato nel 1993 a Capriva del Friuli. Vendemmiate nella prima decade di ottobre e sottoposte a criomacerazione per una notte, seguita da una pressatura soffice. La fermentazione alcolica e malolattica avviene barrique, dove il vino rimane in affinamento per almeno sei mesi. Un vino di potenza e struttura, che con la macerazione pellicolare beneficia in ricchezza, cremosità e bevibilità. Attento uso del legno, dal bouquet aromatico alquanto complesso, caratterizzato da sentori che evocano tonalità tropicali mature e avvolgenti. Il sorso è ampio e corposo, con una vivida sapidità che prolunga un finale persistente, sottolineato da note evolute di pietra focaia.

Komjanc Alessio – Pinot Bianco Collio Doc 2018
Pinot bianco allevato a San Floriano del Collio, proveniente dalla riserva personale del produttore e non disponibile in commercio. Tradizionale vinificazione in bianco in acciaio. Si presenta di un giallo paglierino dalla buona complessità aromatica, i profumi iniziali di frutta a polpa gialla si aprono su note floreali che richiamano la zagara, accompagnate da una suggestiva sensazione iodata che vivacizza l’olfatto. Si distingue per il suo equilibrio e per un avvolgente palato che non compromette la sua profondità. Un vino che diventa più grasso, corposo mantenendo sempre una struttura lineare e identitaria, rimanendo fedele a sé stesso nel corso della sua evoluzione

Livon – Pinot Bianco Cavezzo Collio Doc 2016
Da un cru di Ruttars in località Cavezzo, nel comune di Dolegna del Collio. Il 20% del blend fermenta in barrique di rovere, mentre il restante in acciaio. Queste due componenti maturano separatamente nei rispettivi contenitori per 7 mesi, prima di essere assemblate per la cuvée finale e imbottigliate. Versato nel calice, questo vino riflette la meravigliosa luce del Collio: inizia freddo per poi scaldarsi, come il suo colore paglierino dorato che gradualmente si accende di luminosità e brillantezza. Intenso e complesso, richiama eleganti note floreali di acacia e gelsomino, accanto a un fruttato vivace di mela e pesca, arricchito da una delicata sfumatura di noce moscata. Il sorso è un’esperienza di pura raffinatezza. Morbido, sapido e con una lunga persistenza che invita a finire la bottiglia.

Russiz Superiore – Pinot Bianco Riserva Collio Doc 2020
È prodotto con un 5% di uve surmature. Macerazione a freddo seguita da una lieve pressatura. La fermentazione e la maturazione avvengono in botti di rovere, sia nuove che esauste, per il 60% della massa, dove il vino affina per tre anni sui propri lieviti fini. Successivamente, trascorre un ulteriore anno in bottiglia prima di essere introdotto sul mercato.
Giallo paglierino intenso che si specchia luminoso nei suoi riflessi oro-verdi. Eleganti e delicate note di gelsomino e sambuco, seguite da un fruttato inizialmente fresco e fragrante, che evolve verso note mature di pesca, arricchite da sfumature erbacee di salvia e rosmarino. L’olfazione chiude su una piacevolissima scorza di mandarino. Il gusto è avvolgente, pieno e cremoso con un’ottima la tensione e vena minerale che si distingue per la sua sapidità, pulizia e persistenza.

Toros – Pinot Bianco Collio Doc 2018
Toros, emblema del pinot bianco nel Collio, ne produce ben 20mila bottiglie a Novali vicino Cormons. Vinificazione in acciaio e solo per una piccolissima parte un breve affinamento in barrique. Giallo paglierino brillante, la cifra stilistica delle annate più giovani che ritorna con la polposità e croccantezza di frutto che evolvendosi diventa più carnoso. Al palato, oltre alle prime sensazioni fruttate, emerge una sottile sensazione pseudo-alcolica ad avvolgere il sorso, seguita da una piacevole nota salmastra. Questa successione offre piacevolezza gustativa e prepara il palato per il successivo sorso. La bevibilità, vibrante e per nulla pesante, rende l’esperienza molto appagante.

Venica & Venica – Pinot Bianco Tàlis Collio Doc 2013
Altro pinot bianco in purezza che dopo la raccolta macera per circa 12 ore ad una temperatura di 10°/12° C. Il 40% del vino fermenta e affina sulle proprie fecce nobili in botti grandi di legno. Si presenta con un colore giallo paglierino intenso a tema floreale di gelsomino e biancospino. Elegante e pulito, è un vino che inizia ad esprimere la sua maturità, l’evoluzione del terziario, con note di idrocarburo, un tocco fumé e sentori naturali di tostatura che non provengono dall’uso del legno. Nonostate figlio di un’annata calda, conserva una freschezza sorprendente nel calice, la consistenza dell’acino e una ricchezza sapida che persiste in un finale lungo dagli interessanti rimandi floreali e fruttati.

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