PDV – WineSummer Hits #21 – FEUDO MACCARI, FAMILY&FRIENDS BIANCO TERRE SICILIANE IGP
Articolo pubblicato a luglio 2021 su IlProfumoDellaDolceVita.com (https://bit.ly/3nW4jkK)
Inizia una nuova settimana con i consigli dei vini per l’estate de Il Profumo della Dolce Vita. WineSummerHits #21 ci porta a scoprire un vino con i colori, i sapori, il mare della Sicilia dentro. Family And Friends, il Grillo in purezza di Feudo Maccari, una delle tenute agricole e vinicole di proprietà della famiglia Moretti Cuseri, situate in alcuni dei territori d’Italia più vocati alla viticoltura di qualità.
La storia delle Tenute Moretti Cuseri ha inizio nel secondo dopoguerra, nel pieno di quel miracolo economico italiano, quando l’Architetto Alberto Moretti Cuseri acquista i primi 55 ettari della Tenuta Sette Ponti, direttamente dalle principesse Margherita e Maria Cristina, figlie del Duca Amedeo di Savoia d’Aosta.
Situata in un suggestivo angolo nel cuore della Toscana in provincia di Arezzo, Il nome deriva dai sette ponti sul fiume Arno presenti sulla strada che da Firenze porta ad Arezzo. Il più noto tra essi è il ponte Buriano costruito tra il 1240 e il 1277 che si intravede sullo sfondo di due capolavori di Leonardo da Vinci: la Gioconda e la Madonna dei Fusi. Il vitigno principale è una storica varietà di Sangiovese proveniente da cloni della più antica vigna della tenuta, la Vigna dell’Impero, voluta nel 1935 da Amedeo di Savoia Duca d’Aosta. Un Sangiovese in cui si fondono la tradizione vitivinicola piemontese del ramo Savoia-Aosta da cui proviene Amedeo e quella francese del ramo Orléans da cui proveniva la moglie Anna. Oggi sono circa 300 gli ettari di proprietà di cui 55 dimorati a vigneto.
Dopo una decina d’anni avviene l’acquisizione di altri 35 ettari a Bolgheri e la creazione della tenuta Orma, infine l’annessione del Poggio al Lupo in Maremma, di fronte all’Isola del Giglio, 45 ettari dei quali 15 vitati a Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Vermentino.
È solo alla fine degli anni ’90 che si consolida la forte vocazione vinicola delle tenute grazie soprattutto ad Antonio Moretti Cuseri, figlio di Alberto che decide di iniziare a produrre i primi vini in bottiglia.
Proprio in quegli anni, durante un viaggio in Sicilia orientale, in quel Val di Noto (Val sta per Vallo e non Valle come si potrebbe pensare) Patrimonio dell’Umanità Unesco per le sue otto cittadine ricostruite in stile tardo barocco dopo il terribile terremoto del 1693 (Late Baroque Towns of the Val di Noto), che Antonio Moretti Cuseri resta affascinato e attratto dalla bellezza delle sue vigne coltivate ad alberello e dal suo potenziale enoico, fatto anche di fertili terreni calcarei e vulcanici.
Nasce così l’idea di metter su una nuova tenuta, punto d’incontro tra i sistemi di alta enologia e cultura toscana del vino con la conoscenza e l’esperienza locale sulla coltivazione ad alberello del Nero d’Avola e del Grillo per dar vita a vini seducenti, morbidi, freschi e floreali. Oggi l’azienda si estende su circa 60 ettari e ha sede a Maccari, tra Noto e Pachino, ai margini meridionali della Oasi faunistica di Vendicari.
Antonio è stato uno dei primi a coltivare il Grillo, vitigno tipico della costa occidentale della Sicilia, nella parte opposta dell’isola. Una varietà che lo ha sempre affascinato per la sua versatilità e potenziale di invecchiamento. Inizialmente il Family And Friends era nato come il vino della sua “collezione privata”, come un tempo facevano i contadini, teneva per sé le migliori bottiglie per condividerle con la famiglia e i suoi amici, per celebrare momenti importanti ed è anche per questo che inizialmente veniva imbottigliato solo in versione magnum. Un vino che piace così tanto, così conviviale, non poteva essere tenuto solo per sé, e così si è deciso ad inserirlo nella linea vini della cantina e ben presto ne diventa l’etichetta di punta.
FAMILY AND FRIENDS BIANCO TERRE SICILIANE IGP
Nasce da una selezione dei migliori grappoli di Grillo allevato ad alberello (età minima di 20 anni) su una piana a circa 80 metri di altitudini e vendemmiati a mano. La fermentazione dura almeno due settimane e si svolge a temperatura controllata, in parte in contenitori di piccole dimensioni, ovoidali e di cemento, e in parte in fusti di rovere. Anche la maturazione avviene parte in cemento, sempre in ovetti, e parte in barrique di rovere francese per almeno 6 mesi. Infine riposa in bottiglia almeno per un altro semestre.
Nel calice brilla il suo inteso giallo paglierino dai luminosi riflessi color dell’oro. L’olfazione è ricca, elegante, subito si apre su sentori agrumati, con prevalenza di pompelmo rosa, ci si immerge poi in un campo che profuma di zagare, che si addolcisce con rimandi al miele ed ai baccelli di vaniglia; si rifresca di erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea, timo, salvia, rosmarino e chiude su note iodate e saline. Un sorso fresco, profondo, avvolgente. Una struttura ben sorretta da un’acidità di fondo, che culmina in un piacevole e persistente finale minerale, in una perfetta e armonica corrispondenza naso-bocca.
Da abbinare a piatti strutturati come zuppe di pesce e legumi, crostacei grigliati, carni bianche, funghi e formaggi di media stagionatura| Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 8° – 10°C in un calice ampio per vini bianchi di buona struttura e intensità. Un vino già pronto da bere dal buon potenziale di invecchiamento.
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Crediti Fotografici: Feudo Maccari
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