PDV – WineSummer Hits #16 – TEDESCHI, MATERNIGO VALPOLICELLA SUPERIORE DOC

Articolo pubblicato a luglio 2021 su IlProfumoDellaDolceVita.com  (https://bit.ly/418GEM4)

L’inizio di questa quarta settimana di WineSummerHits è senza interruzione di continuità con quanto Il Profumo della Dolce Vita vi ha lasciato venerdì. Infatti nella tappa #16 vi parleremo di una cantina che ha fatto della sostenibilità uno stile di vita, riconfermando la Certificazione Equalitas, il programma di sostenibilità dedicato alla filiera del vino, che abbraccia le procedure riguardanti gli aspetti del sociale, dell’ambiente e del settore economico.

Ci riferiamo a Tedeschi, azienda vitivinicola della Valpolicella classica, con quasi 400 anni di storia e di ricerca continua, fortemente legata alla tradizione ma proiettata verso un futuro completamente sostenibile nella gestione agronomica e nella filiera enologica. Non solo quindi rispetto degli standard Equalitas ma anche certificazione Biodiversity Friend, forse i primi passi prima di vedere la cantina della famiglia Tedeschi diventare una delle prime B Corp Certified (Benefit corporation) del comparto vitivinicolo italiano.

“Per le imprese che operano nel settore alimentare come la nostra, questa presa di coscienza si identifica con la capacità di fornire prodotti che coniugano sicurezza alimentare con costanza di fornitura, rispetto dell’ambiente, prezzo adeguato e in grado di generare valore aggiunto per il cliente secondo le regole del mercato e della normativa settoriale”, dichiara Sabrina Tedeschi.

Sabrina Tedeschi

“Essere sostenibili oggi diventa un obbligo direi morale, convinti che l’intera filiera possa beneficiare di questi traguardi. Per capire che abbiamo intrapreso la strada giusta, basta pensare che l’Italia sta lavorando per raggiungere un’unica certificazione nazionale riconosciuta a livello comunitario”, conclude sempre Sabrina, che insieme alla sorella Antonietta e al fratello Riccardo, affiancano il padre Lorenzo nella conduzione dell’azienda di Pedemonte.

Fu proprio Lorenzo Tedeschi, innovatore ante litteram, ad intuire nei primi anni ‘60 l’importanza di vinificare separatamente le uve di uno dei loro vigneti migliori, il Monte Olmi, per dare origine a uno dei primissimi Cru della Valpolicella Classica. Dopo di lui sono arrivati gli altri, che hanno fatto scoprire tanti altri cru della zona.

Lo stile Tedeschi si basa su un punto fermo: l’ascolto costante delle esigenze e dei tempi della terra, l’interpretazione al meglio di ogni singola vendemmia, dove anche l’andamento della stagione diventa peculiare e parte integrante del vino. Uno stile in continuo movimento, una produzione vinicola da valorizzare sempre in chiave moderna, adottando i più innovativi metodi di produzione e gestione dell’ambiente, alla ricerca di un vino che sappia emozionare, quello che meglio rende omaggio a questa magnifica terra. Infatti, sono costanti gli investimenti avviati negli ultimi 25 anni, sia in vigneto sia in cantina, per ottenere vini sempre più armonici ed eleganti.

La famiglia Tedeschi al completo, Antonietta, Riccardo, Sabrina, Bruna e Renzo Tedeschi

Nel 1995, ad esempio è stato costruito un moderno centro a Pedemonte, in grado di assicurare l’integrità dell’uva durante l’intero periodo di appassimento, grazie ad un attento controllo dell’umidità dell’ambiente e ad una regolare ventilazione. L’ampliamento della cantina di affinamento, con nuovi botti di rovere di Slavonia, con capacità variabile da 10 a 50 ettolitri l’ha portata ad assicurare il giusto periodo di maturazione dei vini. “La botte è il mezzo per affinare il vino, non ricerchiamo i sentori di legno, ma vogliamo far spiccare il carattere del territorio” ci confida Antonietta Tedeschi.

Oggi la famiglia Tedeschi alleva solo “uve di collina” esaltando negli anni il valore dei tre classici vitigni autoctoni della zona, quali Corvina, Corvinone, Rondinella, ma senza dimenticare uve meno note ma fondamentali quali Oseleta, Dindarella, Negrara, Rossignola, Forselina.

In Valpolicella classica vi è lo storico vigneto Monte Olmi. Acquistato nel 1918, si estende per 2 ettari e mezzo ad un’altitudine di 130 metri. Un vigneto che presenta delle pendenze selvagge (fino a quasi il 50%), che ha reso necessaria negli anni l’edificazione dei tipici muretti a secco, le “terrazze a marogne”, in pietra locale. Non molto distante, nei pressi della cantina a Pedemonte, vi è il Lucchine, il vigneto dedicato ai valpolicella d’annata, più freschi e fruttati.

Le Terrazze a marogne del vigneto Monte Olmi

A inizio anni 2000, la famiglia Tedeschi impianta il vigneto La Fabriseria, sette ettari in località Le Pontare, da cui si domina l’intera vallata della Valpolicella classica, la città di Verona e il lago di Garda, grazie alla sua posizione panoramica a 500 metri s.l.m..

Nel 2006, l’ampliamento più importante di Tedeschi, non solo da un punto di vista di ettari vitati. Stiamo parlando del vigneto di Maternigo, nome che deriva da “casa della madre”, poiché in antichità sorgeva una struttura per l’accoglienza di ragazze partorienti. La proprietà si estende per 84 ettari, tra Tregnago e Mezzane di Sotto, 33 gli ettari vitati, due ettari riservato ad un uliveto, mentre il resto è un bosco. Possiamo considerarla la vera e nuova frontiera della famiglia Tedeschi, e non solo, visto che cantine come questa stanno facendo grande la Valpolicella orientale, quella più selvaggia, quella più incontaminata, quella più agricola, che ora non ha più paura di confrontarsi con quella classica e più storica.

Panoramica dei vigneti della Tenuta Martenigo della famiglia Tedeschi

Ed è per questo motivo che dall’ampia gamma di produzione (quasi 500.000 bottiglie annue) abbiamo scelto per la nostra degustazione un Valpolicella Superiore proveniente proprio da questa Tenuta. Grazie ad un importante lavoro di zonazione e di caratterizzazione dei vigneti di Maternigo, avviato nel 2010 dalla famiglia Tedeschi, sono stati individuati alcuni micro appezzamenti che per le caratteristiche del terreno, le esposizioni e le risposte della piante si sono rivelati veri e propri cru.

MATERNIGO VALPOLICELLA SUPERIORE DOC

Uno di questi cru è Impervio, così chiamato per la forte pendenza del terreno. In questo vigneto caratterizzato dalla presenza di marne bianche e gialle, particolarmente adatte alla produzione di un Valpolicella di grande freschezza ed equilibrio crescono le uve del Maternigo Valpolicella Superiore DOC.

Corvina (40%), Corvinone (40%), Rondinella (20%) vendemmiate a mano entro la fine di ottobre, dopo una leggera surmaturazione in pianta di due settimane. Lunga macerazione sulle bucce (fino ad un mese), affina in botti di rovere di Slavonia (20/25 ettolitri) per 18 mesi; per altri 6 mesi riposa in bottiglia.

Il cru Impervio a Martenigo

Un rosso rubino intenso il suo luminoso colore. Al naso si evidenzia una ricchezza di sensazioni fruttate, ribes rosso, amarena, ciliegia, prugna, che donano subita freschezza al vino. Una nota floreale, molto sensuale ed elegante, accompagna una nuance di vaniglia e tabacco dolce. Al palato è corposo, fresco, rotondo. Il tannino è morbido, ben integrato, ma dalla struttura importante. Un’acidità viva, a tratti esuberante, accompagna la lunga e raffinata persistenza.

Un vino che ben accompagna carni rosse, selvaggina, formaggi magri e invecchiati a grana secca.| Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 14° – 16°C in un calice ampio per vini rossi di buona struttura e intensità. Un vino già pronto da bere dal lungo potenziale di invecchiamento.

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Crediti Fotografici: Soc. Agricola F.lli Tedeschi

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