PDV – WineSummer Hits #08 – ABBAZIA DI NOVACELLA, GRÜNER VELTLINER PRAEPOSITUS ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC

Articolo pubblicato a giugno 2021 su IlProfumoDellaDolceVita.com  (https://bit.ly/3Uk5whN)

Il Profumo della Dolce Vita resta in Alto Adige – Südtirol per l’ottava puntata di WineSummerHits, alla scoperta di un’altra zona vitivinicola della regione, la Valle Isarco, lì dove la viticultura è eroica.

È l’area vitata più settentrionale d’Italia. Si estende da sud, partendo da Bolzano, a nord lungo la vallata del fiume Isarco (Eisack), circondata a est dalle Dolomiti e a ovest dalle Alpi Sarentine. Un territorio montano con tratti tipicamente mediterranei, caratterizzati da boschi di castagni e vigneti. Soli 360 ettari di vigneti che rappresentano meno del 10% della produzione vinicola dell’Alto Adige.

Un connubio con il vino che si perde nella storia del territorio. Esistono testimonianze che collocano già nel V secolo a.C. una tradizione enoica viva e attiva. Nel primo Medioevo furono i monaci ad occuparsi della coltivazione dell’uva, attività che hanno portato avanti in esclusiva per secoli. Ancora oggi a testimonianza di tutto ciò l’Abbazia di Novacella, protagonista oggi con uno dei suoi vini, nella quale si produce vino dal dodicesimo secolo e che con i suoi 900 anni di storia è la cantina più antica della valle, e fra le cantine attive più antiche al mondo.

Negli anni, a seguito di donazioni, lasciti, acquisti e permute, l’Abbazia andò impossessandosi di un cospicuo patrimonio di vigneti. Oggi è incastonata, come un gioiello, in una distesa di terreni coltivati a vite. Risalendo gli erti pendii, i vigneti si estendono dai 600 metri di quota del convento fino ai 900 m. sul livello del mare. Le uve raccolte vengono lavorate da sempre nella cantina di proprietà dell’Abbazia.

Nel Medioevo si coltivavano nei pressi Bressanone principalmente varietà di vino rosso, ma con scarsi risultati, solo intorno al 1900 ci si rese conto che la zona meglio si prestava alla coltivazione delle uve bianche come Sylvaner, Kerner. Riesling, Gewürztraminer e Grüner Veltliner, il vitigno più coltivato in Austria,  che ha trovato in Valle Isarco il terroir ideale e in Abbazia di Novacella una delle più originali interpretazioni.

Derivante probabilmente dall’incrocio naturale di Traminer e St. Georgen, un’autoctono austriaco noto anche con il nome di “Weissgipfler”, il Grüner Veltliner proviene dalle terrazze posizionate nella conca di Bressanone, tra i migliori vigneti aziendali, dove “tutto è perfetto”, microclima, terreno ed età delle viti. Per questo motivo è stato inserito tra i vini della linea Cru Praepositus, la loro linea di punta, dedicata ai 59 Abati che si sono succeduti alla guida dell’Abbazia dal 1142 ad oggi, che si caratterizza per la massima espressione del territorio, con vini molto concentrati e intensi e dal grande potenziale di maturazione negli anni.

“Il Grüner Veltilner è certamente uno dei vini maggiormente dotati di personalità tra quelli presenti a Novacella, difficile da dimenticare sin dal suo primo assaggio. –  ci confida Werner Waldboth, Direttore vendite della cantina dell’Abbazia – La sua aromaticità, particolarmente incisiva e intensa, tutta giocata su note fruttate e speziate, la grande freschezza al palato, nonché l’ottima propensione all’invecchiamento, lo hanno fatto diventare uno dei vini più pregiati della linea Praepositus”.

GRÜNER VELTLINER PRAEPOSITUS ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC

L’Abbazia di Novacella alleva il Grüner Veltiner ad un’altitudine tra i 650 e i 700 metri sul livello del mare, su terreni composti da depositi morenici permeabili, ricchi di micascisto, paragneiss e quarzite. “Sono terreni poveri ma ideali per questo vitigno che tende a dare rese abbondanti a scapito della qualità, ma che se allevato con attenzione riesce invece a esprimere un carattere davvero unico, con una componente di acidità e mineralità che lo rendono molto dinamico al palato.”— continua Waldboth – “A questo bisogna aggiungere che la predilezione per i climi freddi di questo vitigno trova un connubio ideale con l’altitudine dei nostri vigneti, soprattutto in un’epoca dove i temi legati al surriscaldamento del nostro pianeta sono sempre più importanti e cruciali per affrontare la viticoltura del futuro”.

Werner Waldboth, Direttore vendite della cantina dell’Abbazia di Novacella

Il Grüner Veltiner viene raccolto verso la metà di ottobre, due terzi del mosto fermenta e matura in vasche di acciaio inox, mentre il terzo rimanente in botti di rovere da 30 ettolitri a temperatura controllata di circa 16° C. Dopo una maturazione di un anno sui propri lieviti, affina ancora un anno in bottiglia prima della commercializzazione.

Alla vista spicca per il suo giallo paglierino carico dai luminosi riflessi dorati. L’olfazione è intensa, coinvolgente, spazia dalle note fruttate di mela matura e mela cotogna a quelle agrumate, con un tocco di miele e soprattutto di pepe rosa molto caratteristico. Al palato la componente fresca è ben bilanciata da quella sapida, con un finale che ricorda l’anice e ancora le sfumature più speziate.

Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 10° – 12°C in un calice di media apertura per vini bianchi leggeri e di media struttura. Ottimo da bere oggi, ma in grado di evolvere e dare soddisfazione anche tra dieci anni.

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Crediti Fotografici: Abbazia di Novacella; Andreas Tauber

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