PDV – WineXmas Pills #16 – AQUILA DEL TORRE PRIMALUCE SAUVIGNON BLANC 2017 FRIULI COLLI ORIENTALI DOC
Articolo pubblicato a dicembre 2020 su IlProfumoDellaDolceVita.com (https://bit.ly/3t6bSDU)
Il Profumo della Dolce Vita per WineXmasPills #16 si inerpica sulle verdi colline dei Colli Orientali del Friuli, a Savorgnano del Torre in provincia di Udine, per conoscere l’azienda vitivinicola biologica e biodinamica della Famiglia Ciani, Aquila del Torre.
Nel 1996 Claudio Ciani acquista Aquila della Torre, su quei terreni che ad inizio del 1900 vedono la nascita di Podere del Sole voluto da Giovanni Sbuelz. Quest’ultimo, grande appassionato di agronomia e viticultura, originario di Tricesimo, paesino ad un tiro di scoppio da Savorgnano, si imbatté in una colossale opera di bonifica che pose le basi di quelli che con il tempo sarebbero diventati gli splendidi vigneti di Aquila del Torre.
Oggi a guidare l’azienda c’è Michele Ciani, che ha sempre affiancato il padre fin dall’inizio di quest’avventura e anche grazie alla sua filosofia di vita, che poi coincide con quella aziendale, ha fatto sì che dal 2013 ci fosse la prima vendemmia certificata biologica, spingendosi ancora oltre per seguire i dettami dell’agricoltura biodinamica dal 2015. Questo sempre nella convinzione di produrre vini che rispettassero e rispecchiassero il territorio, esaltandone le caratteristiche e che fossero espressione diretta della varietà di ciascun vitigno.
Oggi l’azienda conta su ben 84 ettari di proprietà di cui 18 vitati con le varietà storicamente presenti in zona come Picolit, Friulano, Riesling Renano e Refosco dal peduncolo rosso, oltre a Sauvignon Blanc e Merlot che si sono egregiamente adattati a queste specifiche latitudini. 40 anni di età la media delle vigne. Il resto è bosco, 66 ettari con ben 237 specie floristiche che crescono spontanee sull’intera superficie aziendale. Il tutto insieme ad un apiario biodinamico e alle numerosissime specie animali che abitano la tenuta, costituiscono una vera e propria Oasi di biodiversità di rara bellezza.
Le vigne con i suoi mono filari disposti su terrazzamenti a giropoggio creano dei veri e propri anfiteatri, che godono di un’esposizione costante ai raggi del sole, garante della maturazione uniforme delle uve. Le Alpi Giulie riparano i vigneti dai venti freddi provenienti dal nord. I terreni di origine marina, costituiti principalmente da Flysch, una stratificazione di marne e arenarie, conferiscono ai vini di Aquila del Torre una personalissima mineralità, sapidità e freschezza.
Infatti, come ci ha spiegato Michele durante il nostro ultimo incontro “È tutta una questione di latitudine. I nostri vigneti si trovano nella zona più settentrionale di produzione dei Colli Orientali del Friuli. Siamo circondati dai boschi, ed abbiamo la possibilità di puntare su freschezza e verticalità. Caratteristiche da ritrovare assolutamente nei nostri vini, che devono essere soprattutto piacevoli quando accompagnano i pasti.”
AQUILA DEL TORRE PRIMALUCE SAUVIGNON BLANC 2017 – FRIULI COLLI ORIENTALI DOC
PRIMALUCE 2017 è un Sauvignon Blanc in purezza, prodotto da una selezione delle migliori uve, allevate a Guyot a 300 metri di altitudine. La raccolta avviene manualmente in piccole cassette per preservare l’integrità del chicco. Diraspatura e pigiatura soffice, a cui segue la fermentazione spontanea con lieviti indigeni in carati di rovere francese. Affina sulle proprie fecce nobili nei suddetti contenitori per circa un anno prima di essere imbottigliato. Ivi rimane per ulteriori 12 mesi per poi essere messo in commercio. Solo 1.500 bottiglie annue prodotte.
Un Sauvignon Blanc poco didattico, un po’ fuori dagli schemi, sicuramente si discosta, in meglio, dai classici sauvignon friulani con timbri vegetali molto più marcati e dai quali emerge per eleganza, intensità, freschezza e persistenza gustativa.
Quest’annata nel calice si presenta di un giallo paglierino carico impreziosito da luminosi riverberi color dell’oro. L’olfazione è delicata, elegante, aggraziata, seppur complessa nella sua varietà. Sentori di frutta gialla ed esotica si alternano ad una fresco e dolce tocco candito di cedro e pompelmo. Le noti floreali leggiadramente volano su una scia balsamica da erbe mediterranee. Una spolverata di spezie dolci, vaniglia e noce moscata, su un ricordo finale al cioccolato. Il sorso è ricco, corposo, rotondo. Una tensione, la sua essenza, che si dischiude subito in bocca, avvolge il palato e lo rinfresca grazie a quelle sensazioni mentolate di eucalipto ed alla straordinaria sapidità marina, che rende la beva lunga e molto piacevole.
QUALI PIATTI NATALIZI ABBINARE
Un vino molto gastronomico, ideale con primi piatti a base di ortaggi, asparagi, uova. Ottimo con pescato di mare e crostacei al vapore. A fine pasto in abbinamento a formaggi stagionati a pasta dura. A Natale in abbinamento agli immancabili cjarsons alle erbe, i ravioli di grano tenero tipici della Carnia, dal ripieno leggermente dolce (uva sultanina, pinoli, erbe selvatiche, cannella) e serviti con una grattugiata di ricotta affumicata, la scuete.
Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 10° – 12°C in un calice ampio per vini bianchi di buona struttura e intensità. Già ottimo per essere degustato subito, se correttamente conservato si può lasciar riposare in cantina altri 4/5 anni.
AQUILADELTORRE.IT
Crediti Fotografici: Aquila del Torre S.r.l. Soc. agr.
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