Franciacorta in Tour, racconto della prima tappa a Genova del Festival del Franciacorta
Lunedì 28 Aprile l’imponente recupero post industriale del Magazzino del cotone, all’interno del Porto Antico di Genova, ha ospitato la prima tappa del Festival del Franciacorta 2014.
Un evento itinerante organizzato dal Consorzio Franciacorta che mira alla scoperta del vino prodotto col metodo della rifermentazione in bottiglia, riconosciuto come uno dei più prestigiosi ambasciatori del miglior Made in Italy.
Era la prima volta che il festival faceva tappa nella “Superba” trovando una inaspettata accoglienza del pubblico, autoctono e non. Sprintosa la partenza con una buona affluenza già dalle ore 16 anche se solo degustatori di ‘acqua’, ristoratori delle note ‘Guide Coperton’, intrepidi Wine setter alla ricerca dell’affare dell’anno, rampanti blogger e improvvisati fotografi con simpatiche macchinette usa e getta.
Gli “intenditori” non si sono fatti attendere, ed eccoli gli enoappassionati, bevitori, e nonché “finanziatori” che con i lori acquisti han fatto del Franciacorta, il metodo classico più venduto in Italia (quasi l’85% di Franciacorta prodotto viene consumato in Italia).
Il percorso di degustazione prevedeva la presenza di ben 32 cantine franciacortine su 109 consorziate, ognuna delle quali presente con due etichette. Anche in questo ambiente vale la legge della “par condicio” per mettere sullo stesso nastro di partenza sia i piccoli che i grandi produttori del consorzio che hanno presentato tutte le differenti tipologie di produzione della Docg.
Franciacorta, Franciacorta Satèn, Franciacorta Rosé, Franciacorta Millesimato e Franciacorta Riserva nelle versioni Non Dosato, Extra Brut e Brut tutti presenti!
Per un “affezionato” come me del Festival, nessuna sorpresa nell’organizzazione che pone sempre maggiore attenzione ai fruitori di tali manifestazioni facendoli sentire i veri protagonisti.
Immancabile infatti il piccolo quaderno per gli appunti di degustazioni che oltre ai riferimenti delle cantine presenti conteneva una scheda dei franciacorta in degustazione e un utilissimo bignami, come introduzione, di questo fantastico metodo classico italiano.
Di minor utilità “enologa” ma sempre sfiziosi i gadget portachiavi ormai miei fedelissimi compagni di scorribande in scooter per le vie di Milano J
Le mie valutazioni partono, e si fermano, sempre da ciò che ho preferito e prediletto. “De gustibus non dispuntandum est” quindi probabilmente non mi troverete d’accordo con qualche altro mio collega nella scelta dei vini “raccontati”.
Barone Pizzini, per il suo Animante Brut sans année, ultimo nato in casa, brillante del suo colore e le sue note agrumate, in bocca si sente la sua energia, ma con quella piacevolezza che invita a berne un altro sorso.
Bersi Serlini anche qui per il nuovo prodotto della casa di Provaglio, il Brut Anteprima, estremamente vivace ma con un bouquet molto particolare ed elegante che si differenzia abbastanza dagli altri franciacorta sans année presenti. Da degustare assolutamente anche il Rosa Rosae, un rosé molto piacevole, fresco, ma quasi avvolgente e con una bella nota finale di sapidità.
Il Mosnel per il suo Satèn 2010, una delle mie etichette preferite nella vita quotidiana, fresco, equilibrato con tipica mineralità della sua terra e finale molto lungo.
Lo Sparviere per il suo “fuoriprogramma” Extrabrut 2007, che si è conteso il titolo di miglior bollicina della tappa con l’onnipresente “Cuvèe Annamaria Clementi Riserva” di Ca’ del Bosco
Uberti per l’opulenza del suo l’Extra Brut Comarì del Salem 2007, con un perlage finissimo e finale molto affascinante
Infine da segnalare i due workshop all’interno della manifestazione, presieduti da Nicola Bonera, Miglior Sommelier d’Italia 2010 e ambasciatore del metodo classico. Grande e affascinante comunicatore che con la forza della sua passione e l’arte della parola è riuscito a far amare il suo mondo anche al più scettico della platea!
Si è partiti con “I nasi del Franciacorta”, un divertente gioco a premi sull’esperienza olfattiva per accompagnare i partecipanti nella scoperta dei sentori sprigionati da un calice di Franciacorta. Il premio? Franciacorta naturalmente!
A seguire un seminario enogastronomico su come abbinare i diversi franciacorta ad alcune eccellenze della gastronomia locale (franciacortina!) quali salumi, formaggi e pesce di lago.
Come esordio assolutamente promettente, come qualità dei Franciacorta rappresentati decisamente buona, qualche delusione da alcuni “big” presenti, organizzazione eccellente, pubblico interessato e partecipativo fino alla chiusura, non rimane che salutarsi con un arrivederci a Milano, per la seconda tappa, carichi di aspettative se non altro perché si viene a giocare “quasi in casa”.
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