“Sparkle2015” ha premiato i migliori spumanti secchi d’Italia
Grande successo di pubblico per l’edizione 2015 di Sparkle Day, la manifestazione organizzata dalla redazione di Cucina & Vini, che ha celebrato e premiato i migliori spumanti secchi italiani oltre che presentare al pubblico la tredicesima edizione della guida Sparkle.
Quest’anno sono state 70 le eccellenze vinicole che si sono aggiudicate le “5 Sfere”, l’ambito riconoscimento, che i redattori, capeggiati da Francesco D’Agostino, assegnano ai migliori spumanti secchi italiani.
Un pubblico appassionato e interessato, quello che ha letteralmente invaso le sale del primo piano dell’Hotel Westin Excelsior di Roma, come ha anche sottolineato lo stesso D’Agostino: “E’ sempre emozionante constatare come il pubblico aspetti Sparkle e vi prenda parte attivamente. Una grande soddisfazione vedere tante persone degustare intelligentemente e con curiosità. Che non si accontenta più di assaggiare qua e là, ma piuttosto vuole capire le differenze tra le varie etichette interagendo direttamente con i produttori”.
Durante la conferenza stampa sono stati chiamati a ritirare il premio tutti, o quasi, i produttori presenti, con in testa Franciacorta, il Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene, con 19 etichette, e Trento con ben 15 riconoscimenti. Oltre alla presenza degli storici territori votati alla produzione di vini spumanti secchi (Piemonte, Alto Adige e l’Oltrepò Pavese) sono da segnalare realtà emergenti quali l’Abruzzo, l’Umbria ma soprattutto la Puglia.
La scelta tra 200 delle migliori etichette di spumantistica nazionale in degustazione è da considerarsi il must della serata!
Anche se con un numero di etichette minore rispetto alla Franciacorta, l’area del TrentoDoc ha eccelso con tre punte di diamante di qualità decisamente superiore ai confinanti bresciani: Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Brut 2004, Letrari Riserva del Fondatore 976 Brut 2004 e Riserva Madame Martis Brut 2004 di Maso Martis.
Come singole etichette invece ne segnalo solo due che, seppur da due punti di partenza differenti , mi hanno condotto ad un viaggio sensoriale verso una meta unica, quella de “la Champagne” di Le Mesnil-sur-Oger cuore della Côte des Blancs!
La prima parte dall’antica Daunia, il Gran Cuvée XXI secolo Brut 2008 di d’Araprì (acronimo armonioso dei suoi fondatori Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore), una delle poche realtà vinicole al di sotto del Po che da 35 anni si dedica esclusivamente alla produzione del metodo classico.
Un’avventura nata nel 1979 quasi per gioco, un gioco in cui la passione per il jazz e l’amore per i vitigni autoctoni portano tre amici a partire dal Bombino Bianco, insieme al Pinot nero e Montepulciano, per realizzare nella loro cantine sotterranea che sorge in un palazzo del settecento nel cuore di San Severo, delle cuvée che non hanno niente da invidiare ai migliori produttori di champagne. Quest’anno si è aggiudicato anche il premio “Vino dell’emozione Sparkle2015”. Alla vista si presente di un colore giallo paglierino con riflessi dorati, brillante, la grana delle bollicine è molto fine e molto persistente, al naso risulta di pregevole eleganza e molto complesso, i sentori spaziano dalla frutta esotica agli agrumi, mineralità molto presente, le note di lievito e pasticceria sono molto evidenti considerando che questa cuvée riposa almeno 60 mesi sui lieviti. Al palato la mineralità è ancora più evidente ed il finale piacevole e molto persistente.
Il Südtirol, già terra dei miglior bianchi italiani, dà i natali alla seconda. Si tratta de Alto Adige Riserva Hausmannhof Brut 2005 di Haderburg. Proviene dalla Bassa Atesina, la zona vinicola più estesa dell’Alto Adige, con più di un terzo della superficie vitata della provincia, e soprattutto la più calda con forti escursioni termiche. I suoi principali comuni sono proprio Salorno e Termeno, e grazie alle tante e differenti tipologie di vitigni presenti e i particolari microclimi ne fanno la zona più rappresentativa della regione.
Uno spumante biodinamico, che vuole trasmettere uno stile di vita consapevole e passionale, senza riserve!
È uno chardonnay in purezza, fermentazione con lieviti indigeni e affinamento in piccole botti di rovere per un anno, 8 anni sui lieviti. Un Brut molto intenso, sontuoso nei profumi, di pregevole eleganza, di ottima struttura e che dà una sensazione di pienezza, una spalla acida che dopo quasi 10 anni dalla vendemmia lo sorregge ancora bene e gli dà quel tocco di vivacità. Sorprendente!
Forti emozioni, percorsi intensi tra aroma e gusto, attraverso storie di persone e di lavoro, di sacrificio e passione, il tutto per rendere gli Sparkling italiani sempre delle grandi e fantastiche esperienze!
© Riproduzione Riservata
[#wStory], Alta Langa Docg, Antonio Cimmino, Conegliano Valdobbiadene, d'Araprì, Degustazione Roma, franciacorta, Giulio Ferrari, Guida, Haderburg, Letrari, Maso Martis, Metodo classico, Oltrepò Pavese, Premi, Sparkle2015, TrentoDoC, vino spumante