VinoNews24 – Montina, tra Franciacorta d’annata e raffinate riserve di famiglia

Articolo pubblicato a luglio 2024 su Vinonews24.it (https://tinyurl.com/bdekk4ar)

La storica cantina franciacortina concilia i valori familiari dei fondatori e la voglia di contemporaneità della nuova generazione. Il valore del tempo dei lunghi affinamenti, la modernità dei nuovi Franciacorta e sullo sfondo una galleria d’arte contemporanea.

Montina, da poco ribattezzata così senza l’iniziale “La”, è tra le aziende vitivinicole più storiche della Franciacorta, e anche più dinamiche, riuscendo a far coesistere i valori familiari e tradizionali dei fondatori, i fratelli Gian Carlo, Vittorio e Alberto Bozza con i cambiamenti apportati dai rispettivi figli Michele, Daniele e Anna, in quella che è una naturale evoluzione più moderna e contemporanea rispetto al percorso intrapreso nel 1982 dai loro genitori.

i fratelli Gian Carlo, Vittorio e Alberto Bozza, fondatori di Montina
STORICHE RADICI ANCORATE IN TERRA DI FRANCIACORTA

Tutto inizia nel 1620 a Monticelli Brusati, cuore franciacortino, quando proprietaria della tenuta vinicola e della seicentesca casa padronale, Villa Baiana, era una famiglia bresciana appartenente a quella nobiltà rurale facente capo a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – il cui cognome originò il toponimo Montina. Nel 1982, come detto, la sua storia si intreccia con quella della famiglia Bozza, fortemente radicata in terra di Franciacorta e nel comune di Monticelli Brusati già dal 1400, con una passione smisurata per la spumantistica e l’ambizione di diventare protagonista di quel territorio che allora si stava affermando nel panorama enologico internazionale. E così tre dei sette fratelli bozza acquistano l’intera proprietà sita in Contrada Baiana dalle monache Dorotee. Nel 1987 la prima vendemmia ufficiale, nel 1989 la nascita della prima bottiglia di Franciacorta de La Montina, mentre è del 2004 la prima riserva.

la cantina di Montina in Franciacorta
450MILA BOTTIGLIE E WINE COLLECTION

72 ettari vitati, 80% allevati a chardonnay ed il restante 20% a pinot nero, distribuiti in 7 comuni: Gussago, Monticelli Brusati, Ome, Provaglio d’Iseo, Passirano, Rodengo Saiano e Rovato. La produzione annua si aggira sulle 450mila bottiglie, di cui oltre il 90% a denominazione Franciacorta, per un fatturato complessivo che supera ampiamente i 6 milioni di euro. Il mercato estero, non ancora così sviluppato, sta crescendo a doppia cifra anno su anno, anche se ancora il 90% della produzione è riservata al mercato italiano. La gamma prodotti prevede sette Franciacorta DOCG e tre vini fermi. Una crescita costante e soprattutto sostenibile, che vedrà in un futuro più che prossimo la messa a dimora di ulteriori 5 ettari vitati, di cui 3 a pinot bianco, novità assoluta per Montina, oltre all’uscita sul mercato, ad ottobre, di un nuovo e particolare dosaggio zero, in virtù anche del fatto che il mercato sembra premiare questa tipologia di spumanti.

la wine collection Franciacorta di Montina (ph Sofia Dalcò)
THE ART SIDE OF MONTINA

Da sempre in tutti i luoghi della Tenuta l’arte è protagonista, merito della passione smisurata di Gian Carlo, ma anche delle frequentazioni e amicizie con artisti italiani molto conosciuti nel panorama dell’arte moderna e contemporanea. Da queste conoscenze e dall’incontro con Lyda Bianchi nasce l’idea di fondare l’Associazione Remo Bianco (1922 – 1988), creaando un’esposizione permanente in Montina delle opere dell’artista (fratello di Lyda), importante e geniale precursore delle principali correnti del Novecento italiano. Si realizza così nel 2000 la prima Galleria di Arte Contemporanea in Franciacorta, disponendo quadri, sculture ed opere, anche di altri artisti nazionali e internazionali, nei diversi ambienti della proprietà, dal cortile fino alla barricaia, passando per i saloni di Villa Baiana, e che oggi accompagnano il visitatore in un vero e proprio percorso sensoriale.

opere della galleria d’arte contemporanea creata negli spazi di Montina
NOTE DI DEGUSTAZIONE

Franciacorta Extra Brut s.a.
Da uve chardonnay (75%) e pinot nero (25%) allevate a guyot su terreni di origine morenica ad un’altitudine di circa 250 metri. Vendemmia manuale con selezione delle uve sia in vigna sia in cantina. Pressatura soffice, fermentazione in acciaio con un 10% di chardonnay elevato in legno fino al tiraggio. 22 mesi è la permanenza minima sui lieviti. 3,5 grammi/litro lo zucchero di dosaggio alla sboccatura. Giallo paglierino dalle screziature verdoline alterna spiccati sentori agrumati a tenue note floreali. Al palato evidenzia una buona sapidità ed un’ottima mineralità, oltre ad una beva molto agile e fresca.

Franciacorta Millesimato Brut 2011 sboccatura 2019
Ottenuto da 80% di chardonnay e 20% di pinot nero, raccolti solo nelle annate e nei vigneti migliori. Pressature soffice per il tramite di un torchio verticale Marmonier e fermentazione solo in acciaio. Il legno utilizzato solo per far maturare, fino all’imbottigliamento per la seconda fermentazione in bottiglia, il 30% circa di chardonnay. Per questa particolare edizione l’affinamento sui lieviti è di oltre 80 mesi. Un color oro che lascia sempre più spazio a delle luminosissime venature ambrate, i sentori di crosta di pane e crema pasticcera si fanno più intensi e predominanti rispetto ai sentori di frutta matura a polpa gialla. Al palato una sensazionale melodia tra sapidità, pienezza ed eleganza gustativa. Precisione, lunghezza, pulizia e carattere per un Franciacorta che esprime al meglio l’indole e l’essenza di Montina.

Franciacorta Riserva Baiana Pas Dosé 2012 sboccatura 2021
Dall’annata 2016 la Riserva Baiana, espressione più elevata dei Franciacorta di casa Montina, è stata rinominata in QUOR come omaggio all’amore di nonno Fiore per la famiglia espresso in una lettera inviata a nonna Gina durante il secondo conflitto mondiale: “Ho tanta voglia di abbracciarti…Te e i nostri amati figli, siete sempre nel mio Quor”.
Una riserva con ben il 48% di pinot nero. Il restante chardonnay in parte matura in legno dopo la fermentazione in acciaio. Almeno 68 mesi la permanenza sui lieviti, che in questa versione si protrae fino a quasi 8 anni. Nel calice un giallo dorato amplificato nella sua lucentezza da un’effervescenza fine, lunga e fitta. Olfazione elegante che richiama fiori bianchi, zest di agrumi, frutta a polpa bianca matura, erbe aromatiche ed una burrosità a tratti salata. Il sorso si distingue per la sua ancor vibrante acidità e per la lunga persistenza.

Franciacorta Rosé Demi Sec s.a.
Da pinot nero 65% e chardonnay 35%. Il suo caratteristico rosa tenue è dovuto alla macerazione sulle bucce del pinot nero per 24 ore. Minimo 26 mesi il periodo di affinamento sui lieviti e un dosaggio di 33 grammi/litro alla sboccatura. Al naso un avvolgente profumo di piccoli e freschi frutti rossi di sottobosco, lamponi e fragoline, uno sbuffo che rimanda ai petali di rosa, chiude su una fresca scorza candita d’arancia sanguinella. Al palato la dolcezza è molto ben supportata da una buona freschezza, un sorso molto fine ed equilibrato che con un buon allungo ritorna di gusto su quei piccoli frutti rossi.

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